Questo articolo è stato precedentemente pubblicato
in inglese il 26 febbraio 2014
Martedì entrambe le camere del parlamento hanno dato
il loro voto di fiducia al nuovo primo ministro Mario Renzi. Sabato
scorso il nuovo governo era già stato sancito dal Presidente
Giorgio Napolitano.
Il cambio di governo è avvenuto molto velocemente. A
soli 10 giorni dalle dimissioni ufficiali di Enrico Letta, il
nuovo governo è pronto al potere; è il quarto governo
in quattro anni e il terzo governo in fila venuto al potere senza
elezioni parlamentari.
Il più atteso era il voto del Senato, visto che il Partito
Democratico di Renzi non ne detiene la maggioranza. Dopo alcune
ore di discussione, il 39enne sindaco di Firenze ha vinto 169
dei 320 voti, meno del suo predecessore Letta (173).
Come successo in precedenza, il nuovo governo Renzi si basa
su una coalizione tra PD e Nuovo Centro Destra (NCD). Il primo
è un organizzazione succeduta al PCI, mentre il secondo
è la frazione fuoruscita dal PdL di Silvio Berlusconi.
Ci sono poi due partiti minori di centro: la pro EU Scelta Civica
di Mario Monti, e lUnione di Centro del democristiano Pier
Ferdinando Casini.
In un discorso di due ore di fronte al Senato, Renzi ha spiegato
il programma del suo governo. In una mistura di frasi fatte a
proposito di unire la nazione, porre fine alle lotte
ideologiche e la necessità di prendere decisioni radicali,
ha dichiarato guerra alla classe lavoratrice. Ha annunciato attacchi
massicci alla previdenza sociale e ai funzionari pubblici, nonché
una riduzione dei costi del lavoro e delle tasse per le imprese.
Renzi ha dichiarato che Il nostro è un Paese arrugginito,
un Paese impantanato, incatenato da una burocrazia asfissiante.
La legge elettorale e le istituzioni statali stanno per essere
riformate entro i prossimi giorni. Nel mese di marzo il programma
prevede la riforma del mercato del lavoro, nel mese di aprile
la ristrutturazione della pubblica amministrazione e in maggio
riduzioni fiscali. Anche la magistratura dovrà essere riorganizzata
radicalmente.
Apparentemente Renzi prevede di usare il cambio di governo
per lanciare un attacco a sorpresa in modo da realizzare il più
possibile, prima che si possa formare unopposizione.
La composizione del suo governo è progettata per dare
limpressione di vigore giovanile, mentre i posti più
importanti sono stati assegnati a rappresentanti di fiducia delle
banche internazionali e delle grandi imprese. Renzi ha ridotto
il numero dei ministri da 21 a 16; quasi tutti i ministri sono
più giovani rispetto ai loro predecessori e la metà
delle posizioni è occupata da donne.
Tuttavia Renzi ha affidato la posizione chiave di ministro
delle finanze e delleconomia al 64enne economista Pier Carlo
Padoan. Padoan, ex capo economista dellOCSE, era stato in
precedenza consigliere economico per i governi di Massimo DAlema
e Giuliano Amato. Dal 2001 al 2005 è stato responsabile
per i paesi dellEuropa meridionale presso il Fondo Monetario
Internazionale.
Accanto a lui, come ministro per lo sviluppo economico, è
Federica Guidi, che non appartiene ad alcun partito politico.
La presidente dellassociazione dei giovani imprenditori
è lerede di un impresa di famiglia nel campo dellelettronica:
la Ducati Energia. Federica Guidi è una ferma sostenitrice
degli interessi capitalisti e si pensa sia vicino a Berlusconi.
Giuliano Poletti, ex capo dellassociazione delle cooperative
del PCI, è il ministro del lavoro e degli affari sociali.
Il suo passato di membro del PCI sarà necessario per imporre
le radicali riforme del mercato del lavoro di Renzi. Con il suo
Jobs Act Renzi, con la collaborazione dei sindacati
e delle federazioni industriali, intende decurtare drasticamente
i tradizionali diritti dei lavoratori e aumentare la flessibilità
del mercato del lavoro italiano, prendendo a modello il New Labour
di Tony Blair e lAgenda 2010 di Gerhard Schröder.
Il NCD di Angelino Alfano manterrà i suoi tre ministri;
Alfano rimane come ministro degli interni, mentre Maurizio Lupi
è ministro dei trasporti e Beatrice Lorenzin è ministro
della salute. Alfano, confidente di lunga data di Berlusconi,
si era diviso da lui quando Berlusconi aveva lasciato il governo
lo scorso ottobre.
Forza Italia di Berlusconi resta allopposizione, anche
se Renzi è in buoni rapporti con il 77enne miliardario.
Renzi ha avuto lunghi colloqui con Berlusconi in diverse occasioni,
lo ha invitato alla sede del PD di Roma e ha discusso la riforma
elettorale con lui. Lopposizione consta anche della separatista
Lega Nord e del M5S di Beppe Grillo.
Anche se Berlusconi è stato condannato sei mesi fa per
evasione fiscale e successivamente espulso dal Senato, sta considerando
un ritorno, se Renzi si trovasse in difficoltà. Il commento
di Berlusconi sulla presa di potere di Renzi è stato: Io
sono lultimo premier eletto dal popolo.
I problemi economici dellItalia sono notevoli. Lindebitamento
dello Stato è recentemente salito al 134 per cento del
PIL e ha superato 2 trilioni. Lo scorso anno, nella zona
euro, laumento della disoccupazione in Italia è stata
superata solo da Grecia e Cipro.
Rispetto a cinque anni fa, un milione di persone in meno hanno
lavoro. Tra il 2012 e il 2013, la popolazione attiva è
diminuita di 400.000. Allo stesso tempo, la disoccupazione dei
giovani tra i 15 e i 24 anni è raddoppiata dal 2008 ed
è ora al 42 per cento. Il ministro del lavoro di Bruxelles
ha detto: In Italia non cresce solo la disoccupazione ma
anche la povertà Solo Romania e Grecia fanno
peggio.
Renzi intende riporre il peso della crisi sulla classe lavoratrice.
Sta progettando nuove leggi sul lavoro, il che porterà
ad un aumento delle agenzie di lavoro esterne che offrono contratti
a tempo determinato. Inoltre, vuole ridurre drasticamente i livelli
salariali precedenti. Leliminazione della Cassa Integrazione
interesserà 440.000 lavoratori; per contro, le imprese
possono aspettarsi un ulteriore 10 per cento di tagli fiscali.
A Renzi, Il sostegno politico più importante proviene
dai sindacati. Le principali federazioni sindacali Cgil, Cisl
e Uil il 10 gennaio hanno raggiunto un accordo con Confindustria
per evitare scioperi. Laccordo prevede sanzioni contro quei
lavoratori che non si attengono alle sue condizioni. Non solo
Susanna Camusso, presidentessa della Cgil ha votato per laccordo,
ma anche il capo della Fiom, Maurizio Landini.
Nel periodo precedente al suo incarico di primo ministro, Renzi
ha ottenuto ampio apprezzamento dalla stampa finanziaria. Il britannico
The Economist saluta Renzi, che si pensa: ripoterà
stabilità politica urgentemente necessaria a un Paese che
è stato in stagnazione economica per più di dieci
anni; Wolfgang Munchau del Financial Times ha scritto
che Renzi è la migliore speranza per lItalia
e lo ha descritto come il più grande fascio di energia
della politica italiana dallavvento di Berlusconi oltre
20 anni fa, ha poi aggiunto che Renzi avrà bisogno
di abilità, chiarezza, determinazione e, soprattutto,
un mucchio di fortuna.
Subito dopo il golpe interno di Renzi, la Borsa di Milano è
aumentata di oltre l1,5 per cento a 20400, il livello più
alto dal luglio 2011. Il presidente di Confindustria Giorgio Quinzi
ha detto che spera che il governo attuerà miliardi di tagli
fiscali, per stimolare leconomia. Il commissario del lavoro
dellUE, Laslo Andor, ha anche elogiato Renzi con le parole:
Il nuovo programma sembra andare nella direzione suggerita
dalla Commissione Europea.
Mentre una parte della stampa borghese in Italia e in Europa
ha riposto le proprie speranze in Renzi, unaltra ala rimane
scettica sul fatto che questultimo primo ministro sia in
grado di portare lItalia fuori dalla sua più lunga
recessione, dalla Seconda Guerra Mondiale a oggi.
Il quotidiano Neue Zürcher Zeitung ha osservato
che gli slogan di Renzi suonano bene. ma mancano di impatto,
come ad esempio quelli contro la burocrazia statale, e ha
criticato il suo governo per avere solo poche figure importanti
e una carenza di competenze.
Con il titolo Il fallimento è garantito,
il quotidiano spagnolo El País ha scritto: Renzi
non sarà in grado di mantenere il potere per molto tempo
e che è con certezza solo un altro anello della catena
di instabilità e immobilità, e la sua caduta avverrà
altrettanto rapidamente che la sua ascesa.