Questo articolo è stato precedentemente pubblicato
in inglese il 12 febbraio 2013
Le imminenti elezioni del 24-25 febbraio in Italia segnano
una pietra miliare per il Partito della Rifondazione Comunista
(Rifondazione Comunista). Principale partito italiano di sinistra
ad emergere dalla dissoluzione dello stalinista Partito Comunista
Italiano (PCI), dopo il crollo dellUnione Sovietica nel
1991, Rifondazione ha completato la sua trasformazione a partito
borghese presentandosi alle elezioni con una piattaforma di anti-corruzione.
Mentre il capitalismo mondiale è impantanato nella più
profonda crisi economica dagli anni 30 e i tagli sociali
stanno devastando la classe lavoratrice in Italia, Rifondazione
vuole cancellare il socialismo e la lotta di classe operaia dallagenda
politica. Rifondazione è entrata a far parte di Rivoluzione
Civile, la coalizione del procuratore antimafia Antonio Ingroia,
mentre contemporaneamente costruisce legami con gli ambienti di
estrema destra tramite il comico-diventato-politico-populista
Beppe Grillo.
Oltre a Rifondazione, lalleanza Ingroia comprende il
Partito dei Comunisti Italiani, la Federazione dei Verdi, Italia
dei Valori dellex procuratore di Mani Pulite Antonio Di
Pietro e il Movimento Arancione, guidato da un altro ex giudice,
Luigi de Magistris, sindaco di Napoli.
Ingroia si vanta apertamente che Rifondazione e partiti similari
nella sua coalizione gli stanno dando garanzie che sosterranno
posizioni di destra. Ingroia ha detto: A questi partiti
ho chiesto tangibili passi indietro e già ne sono stati
fatti ed altri ne faranno perché credono nel nostro progetto.
Quindi, nessuna foglia di fico per nessuno, figuriamoci!
Rifondazione non ha sollevato obiezioni alla dichiarazione
di Ingroia, perché unendosi al movimento Rivoluzione Civile
sta cercando proprio di ripudiare qualsiasi legame simbolico che
potrebbe conservare verso una politica della classe lavoratrice.
Nei decenni successivi al crollo del PCI, Rifondazione ha sostenuto
i governi borghesi di sinistra e centro-sinistra,
quelli che mettono in atto: tagli alle pensioni, guerre imperialiste
e altre politiche reazionarie; terrorizzata delle implicazioni
della lotta di classe, sta invece promuovendo varie forme di politica
tipiche della classe media.
Il segretario nazionale di Rifondazione, Paolo Ferrero, ha
pienamente partecipato alla creazione della coalizione di Rivoluzione
Civile e, cinicamente, la presenta come alternativa al Partito
Democratico (PD), il principale partito di sinistra
della borghesia italiana. Ferrero ha detto: Rivoluzione
Civile è nata un mese fa ed è un miracolo che siamo
riusciti a metterla in piedi e ad aprire uno spazio di alternativa
a sinistra del PD. Per Ferrero, Ingroia ha la schiena
dritta... Per noi poter avere un candidato come Ingroia segnala
la volontà di fare liste di persone con la schiena dritta.
Rifondazione si sta proponendo come alternativa al PD perché
cè malcontento di massa contro lattuale governo
pro-austerità del primo ministro Mario Monti e opposizione
ai tentativi del segretario nazionale del PD, Pier Luigi Bersani,
di forgiare unalleanza con Monti. Tuttavia, Ferrero chiarisce
che Rivoluzione Civile è ancora pronta a collaborare con
il PD.
Il foglio di bilancio dei governi PD-Rifondazione, per citare
solo la più recente esperienza del 2006-2008, include profondi
tagli alle pensioni e la partecipazione alla guerra in Afghanistan.
Anche se la rabbia di massa contro tali politiche di destra costano
a Rifondazione la rappresentanza in Parlamento, Ferrero è
disposto a ripetere lesperienza. E senza mezzi termini ha
dichiarato: Cè il PD che chiede a Rivoluzione
Civile di dargli I suoi voti, per poter governare con Monti...
Se il PD rompe con Monti, allora ha un senso discutere.
Che Rivoluzione Civile lavori o meno con il PD o con Monti,
i lavoratori devono aspettarsi da questo lannientamento
degli scioperi, la messa a tacere delle proteste e lappoggio
a qualsivoglia repressione contro la classe lavoratrice. E
illuminante che i capi del gruppo siano tutti membri della magistratura.
Con la scusa di rispetto della Costituzione, sono
partigiani di legge-e-ordine.
Ciò è esemplificato da uno degli artefici di
Rivoluzione Civile, Antonio Di Pietro, che ignominiosamente, nel
2011, chiese in Italia la repressione delle manifestazioni di
solidarietà di massa contro le proteste anti-austerità
degli indignati spagnoli e greci e di Occupy Wall Street negli
Stati Uniti. Nella sola Roma almeno 200.000 persone avevano preso
parte a queste proteste.
Cogliendo il pretesto di scontri tra la polizia e un piccolo
numero di manifestanti, Di Pietro chiese che venissero imposte
misure draconiane di legge-e-ordine. Così dichiarò:
Si deve tornare alla Legge Reale, anzi bisogna fare la Legge
Reale II. Si devono prevedere arresti e fermi obbligatori e riti
direttissimi con pene esemplari, aggravare le condanne per i reati
già esistenti.
La dittatoriale legge Reale del 1975 era un massiccio attacco
ai diritti democratici. Essa accrebbe di molto i poteri della
polizia, inclusa la reclusione preventiva fino a quattro giorni,
il divieto di indossare caschi e sciarpe e, soprattutto, luso
preventivo di armi da fuoco da parte della polizia su chiunque
fosse sospettato di aver lintenzione di commettere un crimine.
Ingroia stesso elogiò personalmente gli agenti di polizia
accusati della brutale aggressione ai giovani che dormivano alla
scuola Diaz durante le proteste contro il G8 a Genova nel 2001.
Disse: La legge va applicata anche nei confronti degli uomini
migliori ma la solidarietà [con gli agenti di polizia accusati]
dellex capo della polizia (Gianni De Gennaro) nei confronti
degli agenti condannati è normale, comprensibile. Non la
trovo inopportuna. Gli uomini condannati sono persone valide,
alcuni li ho conosciuti anchio.
Rivoluzione Civile nasconde le sue visioni di destra dietro
il minimo comun denominatore della politica borghese italiana:
lo stendardo anti-corruzione, anti-mafia. In particolare, intende
fare appello alla rabbia popolare sul conflitto di interessi tra
il ruolo politico dellex-premier di destra Silvio Berlusconi
e il suo controllo e proprietà di gran parte dei media
italiani.
In una recente intervista, Ingroia ha definito le sue priorità
come segue: Se diventassi premier la prima riforma che affronterei?sarebbe
quella sul conflitto di interessi, che impedisce la libera?informazione
e, di conseguenza, ostruisce laccesso diretto ai?mezzi democratici.
Lidea che la democrazia italiana fiorirà se la
mafia o limpero commerciale di Berlusconi vengono eliminati
è una fantasia reazionaria, che nasconde la realtà
delloppressione capitalista in Italia. Lostacolo fondamentale
per la democrazia nellItalia di oggi è il non eletto
governo Monti e il dominio del capitale finanziario. Installato
dallUnione Europea e dallamministrazione Obama, Monti
fa guerre e applica le impopolari politiche di austerità
dettate dalla Commissione Europea e dalle banche globali come
Goldman Sachs, della quale Monti è stato consigliere internazionale.
Manovre con lestrema destra
Il personaggio che Ingoria proietta - quella delluomo
di legge che ripulirà lItalia - non è un concetto
di sinistra, per non parlare di una prospettiva orientata alla
classe lavoratrice. In effetti, Rifondazione e la coalizione Rivoluzione
Civile sono profondamente impegnati in manovre politiche con lestrema
destra.
Ingroia non è una figura improvvisata, ma un agente
politico che si è specializzato nel creare legami tra stalinisti
e lestrema destra. La sua associazione di lunga data con
i gruppi stalinisti italiani è ben nota. Nel mese di ottobre
2011 ha apertamente partecipato al congresso del Partito dei Comunisti
Italiani (una scissione di Rifondazione, ora anche nella coalizione
di Ingroia), rischiando un azione disciplinare da parte
del Consiglio Superiore della Magistratura.
Parlando alla celebrazione del 110° anniversario del sindacato
stalinista CGIL-FIOM a Bologna nel 2011, Ingroia ha elogiato il
giudice antimafia Paolo Borsellino come uno dei più
grandi, uno degli eroi, e anche come uomo semplice,
lavoratore instancabile, un umile, con la capacità di ascoltare
e capire gli uomini. Ucciso dalla mafia nel 1992, Borsellino
aveva una lunga storia di affiliazione a gruppi neofascisti, tra
cui il Fronte Universitario dAzione Nazionale (FUAN), il
Movimento Sociale Italiano (MSI), e il Fronte della Gioventù.
Cè anche unapertura verso lestrema
destra tramite il movimento populista di destra Movimento 5 Stelle
(M5S) di Beppe Grillo.
Un membro del M5S, Giovanni Favia, ha già aderito a
Rivoluzione Civile. Ingroia ha subito dichiarato che non
è un segno di ostilità verso il Movimento di Beppe
Grillo, ma è il modo di accogliere le stesse battaglie.
In una lettera personale a Grillo, Ingroia praticamente ha offerto
una alleanza, affermando: Molte battaglie tue sono le nostre,
molti punti programmatici nostri sono i tuoi... La capacità
di ascolto è dote rara in politica. Dimostriamo di voler
cambiare il Paese anche in questo.
Due settimane fa Grillo ha elogiato lorganizzazione fascista
Casa Pound in una conversazione amichevole con alcuni dei suoi
membri. Alla domanda se fosse anti-fascista, Grillo
ha risposto: Questo è un problema che non mi compete.
Come dire: sei un razzista o non sei razzista? Sono domande che
non hanno risposta. Sei per la pace o la guerra? Grillo
ha continuato, Se un ragazzo di Casa Pound volesse entrare
nel M5S che ha i requisiti per entrarci, ci entra. Ha detto
ai membri di Casa Pound, Avete delle idee, alcune sono condivisibili.
Con il suo bagaglio di politiche anti-operaie e la sua decisione
di condurre la campagna elettorale in base alla piattaforma borghese
di Rivoluzione Civile, la decisione di Rifondazione di sviluppare
legami con elementi fascisti rivela molto di più sul suo
carattere di classe che i suoi legami storici con il PCI stalinista.
Partito di avvocati, dirigenti sindacali, accademici e professionisti
della classe media ostili ad una lotta rivoluzionaria indipendente
dalla classe operaia, Rifondazione si sta muovendo bruscamente
a destra.
Levoluzione di Rifondazione rivendica potentemente la
storica opposizione del Comitato Internazionale della Quarta Internazionale
allo stalinismo e alle forze piccolo-borghesi di sinistra,
sia in Italia che a livello internazionale, che hanno interpretato
Rifondazione come modello per lo sviluppo di un partito di sinistra.
Costruito su una base corrotta di demagogia populista, nazionalismo
e collaborazione di classe, questo partito è stato esposto
dalla crisi economica globale scoppiata nel 2008 per quello che
era: una fazione della politica borghese.
Ciò che unisce le disparate tendenze politiche allinterno
e intorno a Rifondazione è linsistere sul ruolo guida
delle idee burocratiche e borghesi ostili sia a una lotta rivoluzionaria
per il socialismo da parte della classe lavoratrice che al trotskismo.
Il curriculum di Rifondazione
Rifondazione emerse dalla dissoluzione del Partito Comunista
Italiano in mezzo al crollo dellURSS e dei regimi stalinisti
dellEuropa orientale. Nel 1989, che vide la caduta del muro
di Berlino e una recessione economica in Italia, il segretario
nazionale del PCI, Achille Occhetto, annunciò la cosiddetta
svolta della Bolognina. In linea con le politiche della glasnost
e della perestroika del premier sovietico Mikhail Gorbaciov, Occhetto
dichiarò che bisognava non continuare su vecchie
strade ma inventarne di nuove per unificare le forze di progresso.
Le politiche di Gorbaciov portarono alla dissoluzione dellURSS,
alla restaurazione del capitalismo, e a un terribile crollo economico
e industriale che ha prodotto un regime russo di gangster, capeggiato
da una manciata di oligarchi multimiliardari. La maggior parte
del PCI in Italia si trasformò in un partito borghese,
il Partito Democratico della Sinistra (PDS). Questo partito è
diventato il PD di oggi.
Una minoranza del PCI rifiutò di aderire al PDS e, alla
fine, decise di mantenere un riferimento al PCI nel nome del loro
partito: Rifondazione Comunista. La loro preoccupazione era quello
di assicurare che il crollo del PCI non producesse una vera e
propria sfida a sinistra del PDS. Nel 1991 al congresso di fondazione
di Rifondazione Comunista, Sergio Garavini aveva avvertito che
con la stessa nascita del PDS, lo scioglimento del PCI ha
aperto un vuoto a sinistra che così rischia di approfondirsi
ancora.
Rifondazione non oppose la liquidazione dellURSS da parte
del Cremlino, dichiarando in un iniziale comunicato che Non
il comunismo è crollato sotto le macerie dei regimi dellEst,
ma sono crollati i sistemi che rappresentavano la negazione dei
nostri ideali. Armando Cossutta, uno dei fondatori di Rifondazione,
è stato uno dei più importanti contatti del KGB
in Italia.
Il putridume politico di questi burocrati ed agenti dello spionaggio,
complici del saccheggio della classe lavoratrice sovietica, si
dimostrò irresistibilmente attraente per uno strato della
classe media di sinistra. Queste forze, in Italia,
riunite allinterno della cosiddetta Democrazia Proletaria
(DP), hanno aderito con entusiasmo al nucleo centrale stalinista
di Rifondazione. DP comprendeva i revisionisti Pablisti, guidati
da Livio Maitan, il maoista Movimento Lavoratori per il Socialismo,
gli operaisti di Potere Operaio, e gli spontaneisti
di Lotta Continua.
Nei due decenni successivi il crollo sovietico, Rifondazione
ha dimostrato ripetutamente di essere uno strumento di reazione
sociale. Negli anni 90, Rifondazione ha iniziato offrendo
sostegno al governo tecnocratico di Lamberto Dini, che aveva intrapreso
un programma di tagli alle pensioni di ampia portata. Rifondazione
poi sostenne il primo governo di centro sinistra di Romano Prodi
e due successive amministrazioni di centro-sinistra. Nel corso
di quei cinque anni, Rifondazione perse la metà dei suoi
voti. I lavoratori erano disgustati dalle sue politiche collaborazioniste
di classe, che avevano portato allimpoverimento di massa
e a guerre imperialiste.
Quei governi effettuarono tagli fiscali per allineare lItalia
con le esigenze di bilancio stabilite dal trattato di Maastricht
dellUnione Europea. Tagliarono gli adeguamenti al costo
della vita dai salari e promossero condizioni di lavoro flessibili.
Quei governi avevano inoltre sostenuto un aggressivo programma
imperialista, inclusa lapprovazione al bombardamento statunitense
dellIraq, un intervento in Zaire, apertamente sostenuto
da Rifondazione, la missione Alba in Albania, e la
guerra contro la Jugoslavia nella primavera del 1999.
Le insidiose politiche di Rifondazione hanno permesso a Berlusconi
di tornare al potere nel 2001, nonostante la sua impopolarità.
Berlusconi implementò ulteriori tagli sociali e assicurò
la partecipazione italiana alle guerre degli Stati Uniti in Afghanistan
e Iraq. Anche se Rifondazione ha contribuito a organizzare proteste
contro la guerra, il suo ruolo nelle proteste ha dimostrato di
essere una cinica copertura per le politiche filo-imperialiste.
Nel 2006, Prodi ancora una volta formò un governo di
centro sinistra, basato ancora più direttamente sul sostegno
di Rifondazione. Il capo di Rifondazione, Fausto Bertinotti, diventò
presidente della Camera dei Deputati, mentre lattuale segretario
nazionale di Rifondazione, Paolo Ferrero, fu nominato ministro
della solidarietà sociale. Il governo Prodi prontamente
attuò pesanti tagli di bilancio, mentre continuava lintervento
militare in Afghanistan oltre lintervento in Libano.
Dopo aver inizialmente votato contro la politica estera di
Prodi, in mezzo a una crescente opposizione popolare nel 2007,
un pablista, il senatore Franco Turigliatto di Rifondazione, alla
fine votò a favore del governo Prodi. Il voto di Turigliatto
accordò carta bianca al governo su un ultimatum di 12 punti
che aveva formulato. I punti includevano la conferma alle politiche
imperialiste in Afghanistan e in Libano, unulteriore riforma
del sistema pensionistico e limpopolare progetto ferroviario
ad alta velocità TAV. Non sorprende che questo abbia portato
ancora una volta ad un ritorno al potere di Berlusconi, nelle
elezioni del 2008.
LUnione europea e le banche forzarono la rimozione di
Berlusconi e la sua sostituzione con Monti, nel novembre 2011.
Nel mezzo di una ondata di proteste sociali contro le politiche
di Monti, Rifondazione si è integrata nellorbita
politica di Ingroia e alle sue politiche di legge-e-ordine.
Lo spostamento di Rifondazione al campo della politica borghese
di destra è un segno delle immense tensioni di classe che
si stanno costruendo nel quinto anno della crisi economica mondiale.
Per decenni Rifondazione e i suoi alleati politici hanno bloccato
la lotta politica propria della classe lavoratrice contro il capitalismo,
confinando i lavoratori, i giovani orientati al socialismo e gli
intellettuali ai resti dello stalinismo italiano e alle politiche
piccolo-borghesi.
Non importa quanto corrotta sia diventato Rifondazione, non
può comunque annullare le conseguenze del fallimento del
capitalismo. Le principali forze italiane piccolo-borghesi di
sinistra stanno abbracciando una politica capitalista, mentre
la classe lavoratrice è spinta sempre più imperiosamente
verso una lotta contro loppressione capitalista che ha implicazioni
rivoluzionarie. Si profilano esplosive lotte politiche tra la
classe lavoratrice e la classe capitalista, che Rifondazione difende.
Questo apre la strada per la costruzione di una nuova leadership
politica nella classe operaia che si baserà sulla lotta
per il socialismo e le tradizioni del trotskismo ortodosso avanzata
dal Comitato Internazionale della Quarta Internazionale.