Questo articolo è stato precedentemente pubblicato
in inglese il 2 novembre 2011
In risposta alla crescente pressione da parte dellUnione
Europea (UE), il Primo Ministro Silvio Berlusconi ha presentato
a Bruxelles mercoledì scorso una lettera di intenti
che delinea le proposte per le cosiddette riforme strutturali
per la crescita. Il piano rappresenta la cancellazione delle
conquiste ottenute dai lavoratori attraverso dure lotte nel periodo
del dopoguerra.
La proposta è di fondamentale importanza per la classe
capitalista europea, come riportato dal Wall Street Journal:
I leader dellUnione Europea, e specialmente Francia
e Germania, devono mantenere pressione sullItalia al fine
di tagliare il suo enorme debito pubblico e tenere a freno il
deficit, ha detto Rym Ayadi, un famoso ricercatore presso
il Centre for European Policy Studies di Bruxelles.
Senza un piano convincente che risolva il debito italiano,
conclude il WSJ, la vittoria dellultimo minuto a Bruxelles
non durerà a lungo.
La crisi europea si sta intensificando: ogni misura attuata
fino ad ora sta aggravando una situazione già catastrofica.
Mentre la Grecia si prepara a una svendita del patrimonio pubblico,
lItalia pone serie preoccupazioni, date le dimensioni della
sua economia. Ciò è alla base dellultimatum
della UE che esige che lItalia implementi subito il piano
di austerity presentato dal governo mirato ad attaccare la posizione
sociale dei lavoratori.
Gli economisti borghesi sembrano concordare sul fatto che un
elevato livello di debito non è il problema principale.
Considerano la mancanza di crescita economica il problema fondamentale;
ciò rende sempre più difficile ripagare il debito.
Poiché considerano la crescita economica dipendente dal
taglio dei salari e della spesa sociale in generale, la loro conclusione
è che i salari e gli standard di vita dei lavoratori italiani
sono troppo elevati.
La proposta di Berlusconi è un attacco ai diritti fondamentali
e gli standard di vita dei lavoratori, un manifesto della controrivoluzione
capitalista. Nei prossimi otto mesi, il piano è quello
di:
* Rimuovere le restrizioni alla concorrenza e allattività
economica, per il presunto scopo di aumentare la produttività
diminuendo i costi.
* Definire un nuovo contesto amministrativo, normativo e istituzionale
per favorire deliberatamente le aziende.
* Adottare misure per facilitare laccumulazione del capitale.
* Completare le riforme sul lavoro per superare
il dualismo (pubblico-privato), cioè pareggiare i salari
dei lavoratori pubblici e privati e i sussidi verso il basso.
Il risultato immediato sarà una drastica riduzione dei
salari e delle pensioni, la rimozione dei vincoli allo sfruttamento
capitalista e la mutilazione delle conquiste sociali del dopoguerra.
I lavoratori saranno gettati di nuovo nelle condizioni di 80 anni
fa.
La pubblica istruzione subirà una trasformazione simile
a quello che è stato realizzato negli ultimi dieci anni
negli Stati Uniti sotto Bush (No Child Left Behind) e Obama (Race
to the Top). Criteri di responsabilità saranno manipolati
per convertire le scuole pubbliche in private, mentre i punteggi
saranno utilizzati per scaricare la colpa sugli insegnanti per
il grave sottofinanziamento delle scuole pubbliche. Verrà
incentivata la concorrenza tra le università, costrette
quindi a operare a scopo di lucro.
La disoccupazione giovanile, attualmente a un impressionante
29,3 per cento, sarà gestita con lintroduzione di
contratti di apprendistato che pagheranno poco o nulla, con lo
scopo di fornire manodopera a basso costo alle grandi aziende,
senza assistenza sanitaria e prestazioni pensionistiche. Loccupazione
femminile sarà incoraggiata da simili contratti
a breve termine. I licenziamenti saranno regolati da un nuovo
codice del lavoro, essenzialmente dando carta bianca a datori
di lavoro di licenziare per ragioni economiche, cioè dando
loro il potere di ricattare i lavoratori e costringerli ad accettare
salari più bassi.
Interi settori delleconomia saranno completamente liberalizzati,
cioè consegnati al libero mercato. Il gas, lacqua,
la gestione dei rifiuti e i trasporti saranno soggetti alla concorrenza
e al profitto, mentre i commercianti e i professionisti si troveranno
in una feroce competizione luno contro laltro provocata
dalle liberalizzazioni degli orari di lavoro e delle
regole dei servizi.
Entro la fine dellanno saranno attuate regole fiscali
per facilitare gli investimenti privati nelle aziende, mentre
i fondi pubblici saranno utilizzati per stimolare il venture capital
e private equity. I regolamenti aziendali verranno semplificati,
compresi gli auditing e i controlli sullevasione, e alle
aziende saranno dati incentivi fiscali generosi, anche per i lavori
nelle infrastrutture pubbliche.
Con la scusa della trasparenza, efficienza, flessibilità
e minor costo della pubblica amministrazione, nuove norme
di privatizzazione e tagli sul lavoro sono in preparazione. La
mobilità del lavoro sarà imposta come obbligatoria.
Il documento dichiara inoltre lintenzione specifica di implementare
tagli salariali.
Una riforma costituzionale è in corso. Ciò demarca
uno spostamento antidemocratico dellequilibrio dei poteri
a favore dellesecutivo, con regole di libero mercato e un
emendamento di pareggio di bilancio. Lesecutivo sarà
in grado di bypassare il parlamento e cambiare le leggi sulle
pensioni e sulle tasse attraverso la cosiddetta delega.
Inoltre, avrà la facoltà di privatizzare o vendere
beni pubblici. Molte di queste funzioni saranno deferite a personalità
di prestigio, a sottolineare il carattere fortemente antidemocratico
del piano. Le provincie saranno abolite, con perdite di decine
di migliaia di posti di lavoro.
Infine, in un attacco finalizzato a un maggiore sfruttamento
dei lavoratori, letà pensionabile sarà elevata
a 67 anni per uomini e donne entro il 2026, sia nel settore pubblico
che nel privato.
I mercati finanziari hanno subito avuto unimpennata in
risposta alla proposta, i titoli bancari ed energetici hanno guadagnato
fino al 10 per cento. Ciò è tuttavia durato poco,
visti i repentini cambi di rotta registrati lunedì e martedì
con perdite cumulative fino a 10 punti, lallarmante spread
con i Bund tedeschi che ha raggiunto quota 455 punti con i rendimenti
dei BTP oltre il 6 per cento, vicini al livello del 6,5 per cento,
oltre il quale il debito dellItalia non può più
essere finanziato a lungo termine.
Il capitale internazionale teme che il governo Berlusconi non
abbia la credibilità necessaria per imporre una così
dura agenda di austerity alla classe lavoratrice. Ed è
per questo motivo che figure di sinistra come il segretario
del Partito Democratico (PD) Pier Luigi Bersani, il leader di
Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) Nichi Vendola, il sindaco
di Milano Giuliano Pisapia e il banchiere Alessandro Profumo (che
ha sostenuto la campagna di Pisapia per le lelezioni al comune
di Milano, vedi Italia:
preparativi per un governo di austerity di sinistra)
stanno ottenendo supporto dalla classe capitalista.
Non ci sono differenze sostanziali tra la sinistra
e la maggioranza di governo in merito al loro impegno a imporre
i costi della crisi sui lavoratori. Inoltre, intense discussioni
sono in corso per selezionare i partner per una nuova coalizione
di governo.
Bersani ha parlato di una possibile prossima allenza con la
xenofoba e razzista Lega Nord, attualmente al governo dicendo
Se loro non staccano la spina e recuperano autonomia [cioè
si uniscono al PD], pagheranno il conto, sia che si voti nel 2012
sia nel 2013.Circa la proposta di Berlusconi, ha detto che
bisogna vedere se allEuropa va bene... il problema
è la credibilità... è chiaro che lipotesi
di un governo di transizione si rafforza.
Il vice-segretario del Pd, Enrico Letta, è stato anche
più diretto. Ha spiegato che linnalzamento delletà
pensionabile è necessario come nel resto della UE.
Anche lex-stalinista Massimo DAlema (PD) sostiene
i tagli alle pensioni: non siamo contrari ad un aggiustamento
che vada nel senso della riforma Dini, accelerando nella messa
a regime. Il governo tecnico Dini nel 1995 effettuò
pesanti tagli al sistema pensionistico.
Vendola è un convinto sostenitore del capitalismo europeo.
In una recente intervista a LUnità, ha dichiarato
la sua intenzione di aprire un negoziato con I partner europei
per costruire gli elementi politici fondanti dellEuropa,
a partire da una politica estera e da un esercito comune.
Lunedì, Vendola, Bersani e il leader di Italia dei Valori
(IdV) Antonio Di Pietro, hanno annunciato uno sforzo congiunto
per presentare una controlettera alla UE. Liniziativa
espone il piano di attacco della sinistra: va
coinvolto anche il Terzo Polo. Inoltre, Bersani ha enunciato
la sua riforma sul lavoro: fare in modo che unora
di lavoro precario venga pagata un po di più e unora
di lavoro stabile un po di meno. Quanto alla riforma
delle pensioni, la loro soluzione è: creare un reato
specifico per chi si appropria dei contributi pensionistici.