Questo articolo è stato precedentemente pubblicato
in inglese il 2 dicembre 2010 e in tedesco il 4 dicembre 2010
La crescente popolarità di Nichi Vendola, presidente
della regione Puglia e leader di Sinistra, Ecologia e Libertà
(SEL), è un fenomeno che merita una attenta analisi.
Con lapertura della crisi del governo Berlusconi, aperta
con le dimissioni del leader neo-fascista Gianfranco Fini dalla
maggioranza, la prospettiva di un governo di ampia coalizione
è sempre più probabile. Martedì, Pierluigi
Bersani, segretario del Partito Democratico, ha apertamente dichiarato
la sua disponibilità ad allearsi con tutti coloro
che ci stanno, anche UDC e finiani.
Vendola, che è pronto a partecipare alle primarie del
PD e a diventarne il nuovo leader (i sondaggi
lo danno in vantaggio rispetto a Bersani), è aperto ad
un accordo simile. Con riferimento a Gianfranco Fini, ha recentemente
osservato che il neo-fascista appare un interlocutore, diciamo,
più presentabile... Il fatto che dallaltra parte
ci sia un linguaggio più civile va bene ... Pensare di
co-optarlo da questa parte [la sinistra] significa
che abbiamo veramente poca fiducia in noi stessi e nelle nostre
ragioni .
In altre parole, Vendola non si considera in sostanziale disaccordo
con il programma della destra, è solo una questione di
fiducia in se stessi nellattuazione di misure dure contro
i lavoratori. Così vasto è il vuoto nella sinistra
italiana.
Quali che siano le conseguenze immediate della crisi politica
in Italia, personaggi come Vendola stanno attirando lattenzione
della borghesia. Con lintensificarsi della crisi del capitalismo
possono essere chiamati a fornire una copertura di sinistra
a politiche di estrema destra.
Vendola è stato eletto alla carica di Presidente della
regione Puglia unendosi alla coalizione del centro-sinistra de
LUnione (creazione dellex primo ministro Romano Prodi)
e vincendo le sue primarie. Ha una lunga storia nelle fila dello
stalinismo italiano. Da giovane studente nel 1972 si iscrisse
alla Federazione Giovanile Comunisti Italiani (FGCI). Successivamente
divenne un membro dello stalinista Partito Comunista Italiano
(PCI) e del suo Comitato Centrale nel 1990. Dopo il collasso dellUnione
Sovietica il PCI si dissolse. Vendola, con il supporto di altri
stalinisti, fu responsabile della formazione di una nuova entità
denominata Rifondazione Comunista (PRC).
Nelle elezioni del 2008, il PRC subiva una sconfitta umiliante
perdendo tutti i seggi parlamentari, come diretta conseguenza
del suo sostegno alle politiche di destra del governo Prodi. La
politica di quel governo fu stata caratterizzata da duri attacchi
a pensioni, welfare e diritti democratici, oltre allattuazione
di politiche militari aggressive che includevano lampliamento
della base USA a Vicenza e maggiori finanziamenti per le truppe
in Afghanistan e in Libano meridionale.
Un anno dopo, Vendola continuava la sua traiettoria a destra,
lasciando il PRC e formando il partito che attualmente guida,
una vasta coalizione con ex democristiani, stalinisti, ambientalisti
ed ex-radicali.
La carriera politica di Vendola è stata basata sulla
sua fedeltà incondizionata allapparato statale e
alla borghesia nazionale. Nellarco di due decenni, ha navigato
nel labirinto burocratico delle istituzioni italiane occupando
svariati posti legislativi e di governo, da deputato parlamentare
a membro della Commissione Cultura, Scienze ed Istruzione, della
Commissione Giustizia, della Commissione Anti-Mafia e della Commissione
Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.
È importante capire gli eventi che hanno formato
lorientamento di Vendola da un più ampio punto di
vista internazionale. Alla fine degli anni 70, mentre Vendola
stava sviluppando la sua prospettiva politica, la borghesia stava
lanciando una controffensiva in risposta alle lotte operaie del
periodo 1968-1975. In tutti i paesi, i governi, grazie ai tradimenti
degli stalinisti e dei socialdemocratici, furono in grado di adottare
misure volte a sopprimere il potenziale rivoluzionario che si
era sviluppato. Lespressione più orribile di questo
processo fu listituzione del regime di Pinochet in Cile.
La classe lavoratrice italiana aveva raggiunto uno slancio
enorme e la sua militanza era osservata attentamente da tutto
il mondo. Per la borghesia italiana diveniva necessario garantire
la stabilità del suo ordine.
Questa è la base politica del Compromesso Storico tra
il PCI e la Democrazia Cristiana, un progetto di fronte popolare
in linea con la tradizione dello stalinismo, ovvero volto a subordinare
la classe lavoratrice al potere dello stato capitalista. Pur non
avendo avuto mai luogo a causa dellassassinio del presidente
della Democrazia Cristiana Aldo Moro nel 1978, era un chiaro segno
che il PCI non aveva nulla a che fare con il marxismo e non aveva
alcuna intenzione di combattere per il potere, nonostante le aspre
lotte di classe che stavano travolgendo lItalia in quel
tempo.
Il 1980 in Italia ha segnato un cambiamento definitivo nel
rapporto tra i lavoratori e le tradizionali organizzazioni del
lavoro, così come linizio di un trend di sconfitte
industriali. Quellanno, i lavoratori Fiat furono traditi
dai sindacati CGIL-CISL-UIL e dal PCI nello sciopero dei 35
giorni. Il risultato finale fu una capitolazione dei sindacati
alle esigenze degli azionisti. Il consiglio di fabbrica emise
un comunicato dichiarando: In sostanza lattuale gruppo
dirigente del sindacato ha di fatto accettato che per uscire dalla
crisi si deve privilegiare la competitività del prodotto
basata sullaumento dello sfruttamento dei lavoratori.
Alla luce di questo contesto, Vendola adottò una strategia
di collaborazionismo di classe. Questo orientamento politico diventa
chiaro con un esame più approfondito delle sue politiche
e della reazione della borghesia ad esse.
Come presidente della Puglia, Vendola governa una regione con
un tasso ufficiale di disoccupazione del 12,5 per cento. I dati
reali sono molto più alti, dato che almeno il 21 per cento
della popolazione è coinvolto nel lavoro nero. Nel 2010,
il governo Vendola ha attuato sostanziali tagli sociali, da vari
fondi per i disabili alla scuola materna, elementare e di istruzione
per anziani, alle attività sportive. Tuttavia, è
meglio conosciuto per aver facilitato lo sfruttamento della regione
da parte del capitale nazionale e internazionale, in particolare
nel campo delle energie rinnovabili.
Guy Dinmore del Financial Times osserva che Vendola ha
conquistato gli investitori nel crescente settore delle energie
rinnovabili in Puglia. In una recente conferenza internazionale
sullenergia solare, gli investitori hanno definito la Puglia
come la regione più attraente del sud Italia. Emma
Marcegaglia, presidente di Confindustria, concorda con entusiasmo.
In una recente dichiarazione in occasione dellassemblea
di Confindustria a Vicenza, ha affermato: Vendola è
il miglior governatore del Mezzogiorno, la Puglia è una
regione ben gestita.
La preferenza della Marcegaglia non è un caso di simpatia
personale. Cè un solido rapporto daffari fra
le aziende da lei controllate e lamministrazione Vendola.
La sua società Ecoenergia srl sta costruendo un inceneritore
vicino alla città di Modugno. Liniziativa ha incontrato
diverse difficoltà, tra cui preoccupazioni sullambiente,
data la presunta negligenza da parte del governo locale di emettere
una legittima valutazione di impatto ambientale.
Tuttavia, cè un altro aspetto che definisce meglio
gli interessi di classe che Vendola difende. In una recente intervista
, Vendola ha affermato che per quanto riguarda la parte
pubblica del piano dei rifiuti, io ho cancellato tutti i termovalorizzatori.
La termovalorizzazione è un pezzo dellindustria energetica,
non è un problema ambientale... Lindustria energetica
è regolata dalle leggi della Comunità Europea e
dalle leggi nazionali.
Oltre allo straordinario disprezzo per le questioni ambientali
come la gestione dei rifiuti che ritiene che in sostanza sia meglio
lasciare al sistema del profitto, questa è la dichiarazione
di un perfetto esemplare di politico borghese completamente asservito
allo stato-nazione e allUE, una coalizione di borghesie
europee.
Con particolare riguardo a ciò che Vendola chiama favorevolmente
europeismo, il Manifesto approvato il mese scorso
al Primo Congresso di Sinistra, Ecologia e Libertà colpisce
con una nota inquietante. Il documento spiega che è
in atto esattamente un violento e prolungato attacco alleuro,
allEuropa come soggetto politico e al modello sociale europeo.
Il colpevole, secondo il Manifesto, è la superclasse
dei Predatori di Wall Street. Ciò equivale alla difesa
del capitale europeo contro quello americana, una formula per
lescalation di guerre commerciali e di cambio.
Un altro caso di politiche pro-liberiste di Vendola lo si può
trovare nel comune di Corigliano dOtranto, dove il consorzio
Cogeam, un ramo del gruppo Marcegaglia, sta costruendo una discarica
in cima al più grande serbatoio dacqua naturale del
Salento, autorizzata per 20 anni da parte dellamministrazione
Vendola.
È sotto la maschera della preoccupazione
per lambiente che Vendola ha partecipato il 16 novembre
alla R20, uniniziativa sul clima promossa dal governatore
della California Arnold Schwarzenegger. Vendola ha dichiarato
di condividere lesperienza della sua regione che va
in controtendenza e unisce leconomia verde, quella della
conoscenza alleconomia della creatività. Queste
sono parole in codice che rappresentano una strategia di marketing
per attirare gli investitori.
Lo scorso agosto il giornale israeliano Haaretz ha pubblicato
una rubrica denominata Vendola lObama bianco.
In risposta a questo paragone, Vendola si è detto lusingato.
In effetti, secondo il Manifesto del suo partito al Primo Congresso,
gli Stati Uniti, grazie anche alla politica economica di
Obama, stanno privilegiando la ripresa economica. Nello
stesso documento si afferma che Qualche provvedimento di
freno agli eccessi di Wall Street è stato assunto negli
Stati Uniti per iniziativa del presidente Obama.
In realtà, nel corso degli ultimi due anni, Obama ha
al contrario facilitato, non contenuto, le pratiche predatorie
di Wall Street. Migliaia di miliardi sono stati dati alle banche,
seguiti da drastici tagli alle pensioni, allistruzione e
al mondo del lavoro. Nel settore auto in particolare, Obama ha
costretto i lavoratori ad accettare la distruzione di posti di
lavoro, di tenore di vita e di condizioni di lavoro, al fine di
restituire redditività allindustria automobilistica
degli Stati Uniti. Queste sono le politiche che Vendola approva.
Il ruolo di un politico come Vendola è quello di garantire
che i lavoratori non trovino la strada per far valere i loro interessi
di classe. La sua prospettiva è perfettamente in linea
con le politiche nazionaliste dei sindacati, nonché della
loro capitolazione ai diktat dellAmministratore Delegato
FIAT Sergio Marchionne (vedi Attacchi
senza precedenti contro i lavoratori Fiat).
È anche significativo ricordare il ruolo di Rifondazione,
il precedente laboratorio di riforma capitalista di Vendola. Al
Segretario del PRC Paolo Ferrero, in una recente intervista
è stato chiesto se il governo Vendola fosse la bandiera
di Rifondazione. La sua risposta è stata un chiaro assolutamente
sì. Ha elogiato le primarie come straordinarie,
ma più significativamente ha dichiarato che Vendola sta
facendo tante cose positive per la regione.
In condizioni di crisi profonda, queste sono le forze a cui
la borghesia italiana potrà rivolgersi, al fine di affermare
il proprio dominio politico.