Questa prospettiva è stata precedentemente pubblicata
in inglese il 3 settembre 2009.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale il 3 settembre di
70 anni fa mise in moto una catena di eventi che causarono la
morte di circa 70 milioni di persone. Nel corso dei successivi
sei anni, la guerra vide leruzione di barbarie su scala
inimmaginabilegli orrori del fronte russo, il bombardamento
di Tokyo e di Dresda, lassassinio di massa di 6 milioni
di ebrei europei, e il lancio della bomba atomica sulle città
di Hiroshima e Nagasaki sono alcuni degli eventi che subito vengono
in mente.
Si dice spesso che in guerra la verità è la prima
vittima. Dopo sette decenni, tutti gli organi ufficiali della
pubblica opinione stanno ancora lavorandoci assiduamente per mascherare
le cause della guerra e le lezioni da assimilare.
Contrariamente ai miti dominanti, questa non fu una guerra
della democrazia contro il fascismo, come similmente la prima
guerra mondiale non fu una guerra per porre fine a tutte
le guerre. Fu una guerra imperialista condotta dalle grandi
potenze capitalistesia democratiche che fascisteper
la divisione del mondo e delle sue risorse a scopi di profitto.
A seguito dello scoppio della prima guerra mondiale, Lenin
aveva avvertito che, a meno che la classe operaia rovesciasse
lordine capitalistico in una rivoluzione socialista, più
guerre si sarebbero inevitabilmente succedute. Qualsiasi pace
tra le potenze imperialiste, insistitette, sarebbe solo un interludio
prima delleruzione del conflitto successivo. Quellavvertimento
fu confermato dagli eventi.
La causa immediata della guerra fu linvasione nazista
della Polonia il 1° settembre 1939. Lanno precedente,
in occasione della famigerata conferenza di Monaco di Baviera,
il governo britannico del primo ministro Neville Chamberlain aveva
ceduto alle richieste dei tedeschi sulla Cecoslovacchia. Sperando
che lespansione tedesca potesse essere limitata allEuropa
centrale, Chamberlain tornava da Monaco dichiarando di aver raggiunto
la pace per la nostra epoca. Appena 11 mesi più
tardi, annunciava la dichiarazione di guerra.
Linvasione della Polonia, aveva messo in chiaro che la
Germania non stava soltanto cercando di avanzare la sua posizione
in Europa, ma aspirava a diventare una potenza mondiale. Questo
fu un esito che la Gran Bretagna non poteva tollerare in qualità
di principale potenza coloniale del mondo che dominava il subcontinente
indiano oltre che vaste regioni in Africa, e che estraeva materiale
e risorse finanziarie da ogni angolo del globo.
Un anno prima dello scoppio della guerra, la Quarta Internazionale
veniva fondata. Il suo compito era quello di risolvere la crisi
della leadership della classe lavoratrice e preparare la rivoluzione
socialista, senza la quale, come la nuova Internazionale dichiarò,
una catastrofe minaccia tutta la civiltà umana.
Le leadership traditrici della classe lavoratrice, i partiti
socialdemocratici e i partiti comunisti stalinisti furono direttamente
responsabili per lo scoppio della guerra. Se la rivoluzione spagnola,
scoppiata nel 1936, fosse stata vittoriosa, avrebbe portato ad
un rinnovamento della lotta rivoluzionaria in tutta Europa, minacciando
anche lapparentemente potente regime nazista in Germania.
Allo stesso modo, qualora lo sciopero generale francese del
1936 si fosse trasformato in una lotta diretta allacquisizione
del potere politico, avrebbe cambiato drammaticamente lequilibrio
delle forze. Ma entrambi questi movimenti rivoluzionari furono
strangolati dalle leadership staliniste e socialdemocratiche.
Di conseguenza, come spiegò Leon Trotsky, la borghesia
si è convinta che con questi leader dei lavoratori
a sua disposizione, possa andare avanti in qualsiasi modo, perfino
con una nuova strage di popoli.
In un manifesto pubblicato nel maggio 1940, mentre le armate
tedesche invadevano la Francia, la Quarta Internazionale spiegò
lessenziale rilevanza sociale di Hitler e del movimento
fascista che egli guidava.
I governi democratici, che a loro tempo salutarono Hitler
come una crociata contro il bolscevismo, ora ne fanno una sorta
di Satana, inaspettatamente liberato dal profondo degli inferi,
che vìola la santità dei trattati, le linee di confine,
le norme e i regolamenti. Se non fosse per Hitler il mondo capitalista
fiorirebbe come un giardino. Che miserabile menzogna! Questo epilettico
tedesco con una calcolatrice nel cranio e un potere illimitato
nelle sue mani non è caduto dal cielo o salito dagli inferi:
costui non è altro che la personificazione di tutte le
forze distruttive dellimperialismo. Proprio come Gengis
Khan e Tamerlano apparivano ai più deboli popoli pastorali
come flagelli di Dio, mentre in realtà non facevano altro
che esprimere la necessità di tutte le tribù pastorali
di acquisire terre da pascolo e saccheggiare accampamenti, cosi
Hitler, scuotendo le vecchie potenze coloniali alle fondamenta,
non fa altro che dare unespressione più definita
alla volontà imperialista di potere.
La guerra iniziò come conflitto europeo, ma rapidamente
si estese a tutto il globo. Nel XIX secolo, le potenze capitaliste
erano state in competizione tra di loro sulla base di un mercato
mondiale in espansione. Ma la Grande Depressione e la contrazione
del mercato mondiale avevano visto la scissione delleconomia
globale in blocchi contrapposti.
Il Giappone, di fronte al crollo dei mercati di esportazione,
cercò di superare la sua crisi, attraverso la conquista
della Cina e la creazione di un impero in Oriente. Ma ciò
era intollerabile per gli Stati Uniti, che a loro volta cercavano
di espandersi verso il Pacifico, rendendo così inevitabile
la guerra. Lattacco giapponese a Pearl Harbor nel dicembre
del 1941 fu semplicemente la miccia di una guerra che era stata
in preparazione nel corso del decennio precedente.
Per limperialismo tedesco, le risorse dellEuropa
centrale e sud-orientale erano insufficienti per tenere il passo
con la più grande potenza capitalista, gli Stati Uniti.
Linvasione dellUnione Sovietica il 22 giugno 1941
era volta a creare una base economica per un impero tedesco in
grado di sostenere la sua posizione di potenza mondiale.
Gli Stati Uniti, per loro conto, erano divenuti una potenza
sulla base delle vaste risorse del continente americano. Ma tali
premesse non erano più sufficienti. Questa fu la lezione
della Grande Depressione, che aveva colpito così duramente
leconomia statunitense. Il mercato mondiale doveva essere
aperto a esportazioni, investimenti e tecnologia americani, in
modo da garantire profitti americani. Questa prospettiva era incompatibile,
da una parte, con i tentativi da parte di Germania e Giappone
di costruirsi propri imperi, e dallaltra con limpero
già alleato di Washington, la Gran Bretagna. Tutti avrebbero
dovuto cedere il passo alla politica americana di Open Door.
Alla fine della seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti furono
in grado di stabilizzare il sistema capitalista mondiale sulla
base della loro poderosità economica e la netta superiorità
di cui godevano rispetto ai suoi esausti rivali. Il susseguente
boom post-bellico e la guerra fredda con lUnione Sovietica
fornirono la struttura per la regolamentazione delle rivalità
inter-imperialiste, che erano esplose in guerre mondiali ben due
volte nello spazio di soli tre decenni.
Oggi, le fondamenta di questo equilibrio non esistono più.
Leruzione della crisi economica e finanziaria più
profonda dai tempi della Grande Depressione sta, ancora una volta,
creando le condizioni per la trasformazione della concorrenza
sul mercato mondiale in un conflitto feroce di tutti contro tutti.
La profonda crisi del capitalismo americano e il suo crescente
ricorso a mezzi militari per superare la sua perdita di potere
economico, in aggiunta allascesa di nuove potenze e rinnovate
aspirazioni di quelle tradizionali, stanno creando le condizioni
per un altro conflitto imperialista, ancora più terribile
dellultimo.
Diventa necessario assimilare queste lezioni storiche. La minaccia
di una guerra imperialista potrà essere eliminata per sempre
solo attraverso il rovesciamento del sistema di profitto capitalistico
e la creazione di una economia mondiale socialista pianificata
razionalmente e regolata democraticamente al fine di soddisfare
le esigenze umane. Questa è la prospettiva del partito
mondiale della rivoluzione socialista, il Comitato Internazionale
della Quarta Internazionale.