Questo articolo è stato precedentemente pubblicato
in tedesco il 17 ottobre 2009 e in inglese il 19 ottobre 2009.
Mentre lItalia è attualmente colpita da forti
venti autunnali, il governo Berlusconi sta affrontando una vera
e propria tempesta politica. In queste ultime settimane si è
sviluppata una crescente lotta allinterno della borghesia
italiana il cui scopo è quello di causare le dimissioni
del primo ministro Silvio Berlusconi.
Nelle ultime due settimane, Berlusconi ha subito due battute
darresto particolarmente gravi, una delle quali lo minaccia
personalmente. Il 7 ottobre, la Corte Costituzionale a Roma ha
revocato la legge sullimmunità, che era stata introdotta
da Berlusconi stesso quando assunse lincarico.
La cosiddetta Legge Berlusconi, prevede limmunità
per le quattro più alte cariche dello Stato durante il
loro mandato. Tuttavia, il suo scopo principale era di proteggere
Berlusconi. Come risultato, diversi procedimenti penali, compresi
i casi di corruzione ed evasione fiscale, non possono più
essere perseguibili, con la possibilità che essi possano
cadere in prescrizione. La Corte ha ora abrogato la legge sullimmunità
dichiarandola incostituzionale.
Berlusconi può aspettarsi che i procedimenti giudiziari
contro di lui vengano rapidamente ripristinati. Reagendo indignato
alla decisione della Corte costituzionale, ha dichiarato il verdetto
una farsa, insultando la Corte e attaccando personalmente
il Presidente Giorgio Napolitano (un ex membro del Partito Comunista
Italiano), dopo che Napolitano aveva espresso il suo rispetto
per la sentenza. Il presidente, i giudici e i media sono tutti
nelle mani della sinistra, Berlusconi ha inveito.
Alle proteste di Napolitano, Berlusconi ha risposto che non era
interessato a quello che il presidente aveva da dire.
Il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha difeso Napolitano,
dissociandosi da Berlusconi e chiedendo a tutte le parti di cercare
di creare un clima di leale cooperazione nellinteresse nazionale.
Fini è di solito considerato il più stretto alleato
di Berlusconi. Tuttavia, sembra aver dimostrato ambizioni di divenire
suo successore a capo del governo e come leader del Popolo della
Libertà (PdL). Fini, lex leader della gioventù
fascista, è stato leader del partito post-fascista Alleanza
Nazionale, che nel marzo 2009 si è fuso con il PdL di Berlusconi.
Il 3 ottobre, pochi giorni prima della sentenza sulla legge
sullimmunità, un tribunale di Milano aveva anche
stabilito che la Fininvest, la holding finanziaria del clan Berlusconi,
doveva pagare 750 milioni a titolo di compensazione al
rivale CIR (Compagnie Industriali Riunite). Questa somma era per
ricompensare per i danni provocati 18 anni prima da un verdetto
di un giudice corrotto.
Nel 1991 in una battaglia di acquisizione, il giudice aveva
assegnato il controllo della Mondadori alla Fininvest di Berlusconi,
mentre Carlo De Benedetti, proprietario della CIR e concorrente
di Berlusconi da molti anni, fu lasciato a mani vuote. La figlia
di Berlusconi, Marina, che ha sostituito il padre come presidente
della Fininvest, ha criticato la sentenza come profondamente
ingiusta.
Inoltre, il 3 ottobre circa 100.000 persone hanno manifestato
a Roma per la libertà di stampa e contro il governo
Berlusconi. La manifestazione è stata organizzata
dalla FNSI, la federazione nazionale giornalisti. Come parte del
suo network Mediaset, Berlusconi controlla tre delle sette principali
emittenti televisive italiane private, nonché numerosi
altri media. Inoltre, esercita una diretta influenza sui contenuti
broadcast e sul personale dei canali della televisione di Stato.
Famosi artisti e intellettuali hanno partecipato alla manifestazione,
tra cui il regista Nanni Moretti e il giornalista Roberto Saviano,
il cui libro Gomorra ha messo in luce le macchinazioni
della mafia napoletana. La manifestazione ha ricevuto consensi
da tutta Europa a partire dalle federazioni dei giornalisti e
scrittori di spicco, tra i quali Günter Grass, Doris Lessing
e Elfriede Jelinek.
La manifestazione è stata provocata dalla denuncia da
parte del presidente del consiglio contro alcuni dei maggiori
quotidiani, i quali avevano esposto questioni spiacevoli sulla
sua vita privata. Berlusconi ha chiesto danni per 1 milione di
euro a La Repubblica e 3 milioni di euro a LUnità.
Ha anche presentato denunce legali contro giornali in Francia
(Nouvel Observateur), Spagna (El Pais) e Gran Bretagna.
LUnità, il giornale che nel passato fu
la voce del Partito Comunista Italiano (PCI), supporta ora il
Partito Democratico (PD). La Repubblica, che è uno
dei giornali più critici nei confronti del primo ministro,
appartiene al rivale di Berlusconi, Carlo de Benedetti. Per settimane,
il giornale ha elencato 10 domande cruciali poste al capo del
governo circa la sua relazione con la 18enne Noemi Letizia, altre
avventure sessuali, e festini a cui hanno partecipato ragazze
squillo trasportate con laereo del governo nella sua residenza
in Sardegna. Il giornale evidenzia anche come le giovani donne
che si rivolgono a Berlusconi chiamandolo Papi hanno
avuto incarichi politici, mentre lui allo stesso tempo firmava
le dure leggi contro la prostituzione.
Sebbene molte delle proteste sollevate dai manifestanti il
3 ottobre contro Berlusconi siano giustificate, lasse principale
dellopposizione al primo ministro viene dalla destra politica.
Diverse sezioni della borghesia italiana vogliono sbarazzarsi
di Berlusconi perché non credono che sia in grado di attuare
i duri attacchi contro la classe lavoratrice che ritengono necessari
a causa dello stato di difficoltà delle finanze pubbliche.
Lindebitamento pubblico è salito a circa il 125
per cento del prodotto interno lordo del paese, mentre il patto
di stabilità dellUnione Europea prevede un limite
non superiore a circa il 60 per cento. Il deficit di bilancio
2009 sarà pari a ben oltre il 5 per cento del prodotto
interno lordo, con interessi e pagamenti del debito che assorbono
una quota crescente del bilancio. Poiché non vi è
alcun segno di significativa crescita economica allorizzonte,
il governo può solo mantenere la sua capacità politica
di agire aumentando le imposte o i tagli la spesa pubblica.
Berlusconi ha strettamente legato i suoi interessi personali
con quelli del governo, ed è così profondamente
coinvolto in corruzione che stenta a prestare attenzione agli
interessi delleconomia italiana. I suoi oppositori di destra
percepiscono che non possiede la forza necessaria per attuare
dure misure di austerità contro la classe lavoratrice.
Inoltre, i furiosi attacchi di Berlusconi contro il sistema giudiziario
e il presidente minano lautorità delle istituzioni
statali le quali in ultima analisi sono preposte a mantenere la
resistenza sociale sotto controllo e negli interessi della classe
dirigente.
Le scappatelle personali del primo ministro compromettono anche
la reputazione dellItalia sulla scena europea e internazionale.
Egli si è ripetutamente scontrato con lUnione Europea
negli ultimi tempi, per esempio, minacciando di boicottare il
Consiglio dei Ministri, dopo che un portavoce dellUE aveva
criticato le politiche italiane sui rifugiati.
Berlusconi è stato utile per la borghesia italiana e
ha vinto il suo sostegno soprattutto perché è riuscito
a portare la maggior parte delle forze di destra in unalleanza
di governo dopo il crollo dei democristiani, allinizio degli
anni 90. Forte dei media e del suo impero finanziario, ha
prima sviluppato il suo partito, Forza Italia per poi assumere
il governo per la prima volta nel 1994, in alleanza con gli eredi
del fascista MSI (Movimento Sociale Italiano) e la razzista Lega
Nord.
Berlusconi è stato in grado di sopravvivere alle forti
reazioni popolari sorte contro la sua politica sociale e il suo
sostegno alla guerra in Iraq grazie ai partiti di opposizione
e ai sindacati, i quali hanno guidato queste proteste in un vicolo
cieco. Nel mese di aprile 2008, è tornato al governo per
la terza volta, dopo che unampia coalizione di centro-sinistra
guidata da Romano Prodi aveva totalmente perso la fiducia dellelettorato
in soli due anni per aver attuato un drastico programma di austerità.
Il programma del Partito Democratico (PD), successore del PCI
e il maggiore partito di opposizione, non si differenzia da nessuno
degli altri partiti borghesi. Il PD è ora guidato da Dario
Franceschini, che non proviene dalla tradizione PCI, ma dal partito
cattolico della Margherita. Il quotidiano pro-PD LUnità
sta ora affrontando una discussione su una possibile alleanza
con il partito conservatore Italia dei Valori. Rifondazione Comunista,
altro ramo del PCI e a suo tempo parte del governo Prodi, non
è più rappresentato in Parlamento.
Unala della borghesia considera il fallimento dei partiti
di opposizione come unopportunità per sostituire
Berlusconi senza mettere in pericolo il loro potere. Lopposizione
è guidata dai rivali industriali di Berlusconi, come Carlo
De Benedetti, come pure dai pubblici ministeri e dai giudici,
leader dellItalia dei Valori.
Il loro esponente di rilievo, Antonio Di Pietro, si è
presentato il 3 ottobre alla manifestazione contro Berlusconi.
Linfluenza di Di Pietro è cresciuta grazie soprattutto
ai suoi rapporti con Marco Travaglio e Beppe Grillo. Travaglio
è un giornalista di destra che critica Berlusconi dal punto
di vista della difesa dellordine capitalistico, Grillo è
un artista di cabaret le cui apparizioni pubbliche dai toni fortemente
teatrali e caratterizzate da un linguaggio abusivo generano unampia
opposizione dellopinione pubblica verso i politici corrotti,
senza però prendere alcun impegno politico.
Un altro oratore al 3 ottobre manifestazione è stato
Antonio Sciortino, direttore del quotidiano cattolico Famiglia
Cristiana. Queste forze sfruttano lindignazione nei
confronti di Berlusconi e dei suoi scandali sessuali nel tentativo
di sbarazzarsi di questultimo e sostituirlo con un rappresentante
più efficace nella difesa dei loro interessi.
Un nome che emerge costantemente a questo proposito è
Mario Draghi, capo della Banca dItalia. Quando Prodi si
dimise un anno e mezzo fa, Draghi stava già parlando della
necessità di un governo di tecnocrati, o di
politici che potessero costituire un ponte, al fine
di evitare nuove elezioni. Draghi ha presentato il suo programma,
che tra laltro propone un innalzamento delletà
pensionistica.
Un altro nome menzionato a questo proposito è Gianfranco
Fini. Secondo la Süddeutsche Zeitung, la destra borghese
stessa dovrà sbarazzarsi di Berlusconi. Si congratula con
Fini per essere un presidente parlamentare ragionevole e
conservatore e giunge alla conclusione che Fini sarebbe
un leader più convincente il momento in cui la pazienza
degli italiani dovesse arrivare alla fine.
Nei primi anni 90, Fini, che aderì al fascista
MSI alletà di 17 anni e che ne guidò il suo
movimento giovanile, ancora parlò del dittatore fascista
Benito Mussolini come del più grande statista del
XX secolo. Da allora, nellinteresse della sua carriera
ha adottato toni più moderati. Tuttavia, ha aperto la strada
al governo a tutta una generazione di vecchi quadri del MSI. Sotto
Berlusconi, il suo partito è stato in grado di attuare
le dure misure contro i profughi, ha collocato soldati nelle città
italiane e legittimato le ronde dei cittadini. Otto
anni fa, nel 2001, in occasione del vertice del G8 a Genova, Fini
personalmente supervisionò le operazioni di polizia che
culminarono nella sanguinosa sparatoria dove venne ucciso il giovane
Carlo Giuliani.
La discussione su Gianfranco Fini come possibile successore
di Berlusconi mostra i grandi pericoli che la classe lavoratrice
confronta. In condizioni dove i lavoratori non hanno un loro partito
e non sono in grado di articolare i propri interessi, notevoli
rischi emergono dalla lotta per il potere allinterno della
borghesia italiana. Chiunque emergerà come vincitore farà
di tutto per cercare di risolvere la crisi sulle spalle della
classe lavoratrice.