Secondo una massima antica, anche gli imbrogli dovrebbero fare
un podi senso. Questa è una regola che il presidente
degli Stati Unitiper ragioni che sono principalmente politiche
ma anche in parte neurologichenon è capace di osservare.
Gli scopi politici dellamministrazione di Bush esigono una
tale spudorata e constante falsificazione della realtà
che tutti i collegamenti sono perduti tra quello che il presidente
dice e quello che la massa popolare generalmente percepiscono.
Glimbrogli dellamministrazione assume necessariamente,
quindi, un grottesco carattere di ben ti sta!
Questa situazione non è aiutata dal fatto che il presidente
è privo di ogni capacità mentale, e tanto meno di
ogni disciplina intelletuale, di contruire una argomentazione
logica. Eppure, anche se i suo comunicati ufficiali sono così
assurdi e illogici, il popolo sono aspettati di accettare, senza
pensare o riflettere, quello che il presidente dice. Cioè,
il popolo deve aspettarsi di comportarsi come il personale della
Stampa e delle Media.
Nel momento che precedettero la conferenza stampa del presidente
del Giovedì sera, la Media predisse che Bush avrebbe usato
questa occasione per spiegare al popolo americano perché
linvasione in Irak sarà necessaria ed inevitabile.
La realtà, quello che Bush ha fornito fu una monotona litania
di imbrogli evidenti e illogici.
Parlando di fronte ad una piccola e controllata audienza di
politicanti della Media, che capirono di non sollevare dubbi e
tantomeno di fare domande, anche indirettamente, la leggittimità
della campagna di querra dellamministrazione , Bush intonò
i motti conformi alla stupidità, imperniato incessantemente
sullo stesso tema apocalittico: limminente minaccia costituita
dal diavolo incarnato, Saddam Hussein, e dalle armi di massima
distruzione.
Gli Stati Uniti, il presidente disse, è confrontato
dalla minaccia posta alla nosta nazione e alla pace da Saddam
Hussein e dalle sue armi di terrore.
Il noto studioso americano di storia, Richard Hofstadter, scrisse
parecchi decenni fa una ricerca interessante sul ruolo della paranoia
nella politica americana. Se lui fosse ancora vivo, avrebbe aggiornato
il suo libro con un intero capitolo sulla corrente fissazione
del presidente con Saddam Hussein. Ascoltando Bush dilungarsi
ossessivamente sul cattivo uomo di Baghdad, fu difficile evitare
limpressione che dentro i confini dellimmatura e bizzarra
immaginazione di Bush, il presidente iracheno assunze la forma
del babau.
Saddam Hussein e le sue armi di totale distruzione sono
una diretta minaccia a questa nazione ... Io non lascerò
il popolo americano in balia del dittatore iracheno e le sue armi
... Saddam Hussein è una minaccia alla nostra nazione ...
Una volta noi pensavamo che potessimo controllare una persona
come Saddam Hussein, che oceani ci potevano proteggere dal suo
tipo di terrorismo ... Io credo che Saddam Hussein sia una minaccia
al popolo americano ... Lui è un assassino ... Lui è
il maestro dellinganno ... Il popolo americano sa che Saddam
Huessein ha armi di totale distruzione ...
Quando Bush tenta di vagare oltre a queste locuzioni programmate,
si trova a dovere affrontare problemi seri. Fece dichiarazioni
che sono spudoratamente false, e che furono chiaramente e direttamente
smentite dodici ore dopo dai Leaders del programma dispezione
dellONU, Hans Blix e Mohamed ElBaradei.
Bush disse nella dichiarazione introduttiva dapertura:
Gli agenti segreti iracheni continuono a nascondere agenti
biologici e chimiche per evitare di essere scoperti dagli ispettori.
In alcuni casi, questi materiali furono trasportati in diversi
luoghi ogni 12 o 24 ore o collocati in veicoli parcheggiati nei
quartieri residenziali.
Questa affermazione, che ripete semplicemente le asserzioni
dichiarate dal Ministro degli esteri, Colin Powell, nella sua
presentazione disastrosa lo scorso mese allONU, fu di nuovo
confutata da Blix durante il suo rapporto di Venerdì al
Consiglio di Sicurezza.
Come ho notato il 14 Febbraio, Blix dichiarò,
autorità dei servizi segreti hanno affermato che
armi di distruzione di massa sono trasportati nei pressi di Irak
da carri e, in particolare, ci sono unità di produzioni
mobili per arme biologiche. Irak dichiara che tale attività
non esistono. Alcune ispezioni ebbero luogo in dichiarati e non
dichiarati terreni in rapporto alle strutture di produzioni mobili.
Laboratori di mobili e di alimentazione furono visitate, come
anche gli enormi contenitori con attrezzature per sementi. Non
ci fù trovata alcuna evidenza di attività proscritte.
Bush disse anche: Noi abbiamo ricevuto da molte fonti
di servizi segreti che scienziati iracheni militari continuano
ad essere minacciati di morte se loro cooperassero con gli ispettori
dellONU. Questa affermazione fu anche sfidata da Blix
il giorno seguente.
Nel mese scorso, Blix disse, Irak ci ha procurato
i nomi di tante persone che possaoo essere fonti pertinenti dinformazione,
in particolare, persone che parteciparono durante le varie fasi
della distruzione unilaterale delle armi biologiche e chimiche
e che proscrissero missili nel 1991.
Sebbene ammettendo che ci furono presente dei problemi durante
il colloquio, Blix notò: Irak sembra di avere incoraggiato
gli intervistati di non richiedere la presenza di ufficiali iracheni,
le guardie di corpo, o le registrazioni dei colloqui. Blix
spiegò che gli ispettori avevano intenzioni di richiedere
alcune interviste al di fuori dellIrak.
Comunque nonostante certi punti deboli, Blix offri una valutazione
ottimista del progresso generale delle interviste. Li giudicò
di essere utili e notò che Da quando
noi abbiamo dato inizio a queste richieste di colloqui, 38 individui
furono chiesti interviste private, delle quali 10 accettarono
le nostre condizioni, 7 di questi durante la scorsa settimana.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente Bush dichiarò
ripetutamente che lIrak non si sta disarmando. Durante la
vera pubblica distruzione, dei missile delliracheno Al-Samoud,
Bush proclamò in modo spudorato: Se il regime iracheno
si disarmasse, noi lo sapremmo perché noi lo potremmo vedere.
Le armi dellIrak sarebbero presentati agli ispettori ed
il mondo sarebbe testimone della loro distruzione. Bush,
tanto meglio, poteva dire: non crediate quello che vedete
perché io vi sto dicendo che voi non lo vedete.
Questo fu troppo per il normalmente imperturbabile Blix, che
abbandonò la sua ampiamente formulazione prudente e diplomatica
per pronunciare una risposta beffarda allasserzione assurda
di Bush. La intrapresa distruzione dei missili di Al-Samoud
costituisce una misura sostanziale di disarmoinfatti, la
prima durante gli anni 90, Blix dichiarò nel
suo rapporto del Consiglio di Sicurezza. Noi non siamo testimoni
alla rottura di stuzzicadenti. Si stanno distruggendo armi letali.
È istruttivo, e anche deprimente paragonare il testo
delle osservazioni di Bush durante la sua conferenza stampa con
quelle di Blix e ElBaradei. Nelle dichiarazione del presidente,
non si può trovare niente che si possa descrivere anche
minimamente come una disputa. Ci sono, piuttosto, una serie di
asserzioni, disposte in frasi che sono in genere lunghe soltanto
dai 5 a 10 parole, dove non è presentata nessuna prova
corraborante. Un esempio tipico del medoto di Bush è lordine
seguente delle tre frasi: Saddam Hussein no si disarma.
Questa è la realtà. Non si può negare.
Non cè bisogno di essere un simpatizzante della
politica o della missione di Blix e ElBaradei per riconoscere
che sono entrambi uomini di grande intelligenza e talento. Loro
hanno labilità dintegrare e sintetizzare una
grande quantita di prove complesse. A modo loro, e con la sottigliezza
richiesta dalla loro professione, cercano veramente di influenzare
lopinione del pubblico internazionale ricorrendo alla forza
di dibattito. Ogni conclusione fornisce le fonti di prove verificabili
in modo adatto.
Il rapporto di ElBaradei fu sopratutto irrefutabile, e ancora
più schiacciante nelle due confutazioni degli imbrogli
dellamministrazione di Bush a paragone di quello di Hans
Blix. ElBaradei iniziò indicando che la infrastruttura
industriale dellobiettivo stato iracheno esclude qualsiasi
possibilità che questa nazione sia nella condizione dintraprendere
un serio programma di armi nucleari.
Allinizio fatemi esprimere una osservazione generale:
cioè, che durante gli ultimi quattro anni, sulla maggior
parte dei terreni iracheni, la capacità industriale è
considerevolmente degradata, dovuta alla lontananza di sostegno
dai paesi esteri che fu spesso presente alla fine degli anni 80;
alla partenza di un gran numero di qualificato personale iracheno
nellultimo decennio, e la mancanza di una sistematica manutenzione
dellIrak di attrezzamenti sofisticati. Soltanto in pochi
terreni ispezionati ci fu unimpegno in ricerca industriale,
ci fu un miglioramento allo svillupo ed industria degli impianti,
e assunti nuovi personali. Questo complessivo peggioramento della
capacità industriale e direttamente pertinente alla capacità
dellIrak a riprendere un programma di armi nucleari.
Il rapporto di ElBaradei da una indicazione della straordinaria
opportunità delle ispezioni condotte in Irak, che direttamente
contraddice le immagini cartoni di un personale incompetente dispezione,
cercando a tentoni, nel buio o nel deserto, per trovare un evidenza
impossibile di armi di totale distruzione, nascoste da astuti
iracheni.
LAgenzia Internazionale dellEnergia Atomica (AIEA)
ha ora condotto un totale di 218 ispezioni in 141 terreni, inclusi
21 che non furono mai ispezionati. Inoltre, gli esperti dellAgenzia
parteciparono in molte collettive ispezioni della UNMOVIC-IAEA
(United Nations Monitoring Verification and Inspection Commission).
Un sostegno tecnico per le ispezioni nucleari continua ad espandere.
Tre campionatori di funzionamento aereo hanno raccolto, da luoghi
importanti dellIrak, particolari campioni dellaria
che sono inviati ogni settimana ai laboratori per un analisi.
Addizonale risultati di campioni di acqua, di sedimento, di vegetazione
e di altri materiali analizzati furono ricevuti da laboratori
competenti.
La nostra squadra dindagine, usando veicoli che
percepiscscono radiazioni, ha compreso circa 2 mila chilometri
nelle ultime tre settimana. Le indagini debbero accesso
in oltre 75 impianti, inclusi guarnigioni e campi militari, fabbriche
di armi, stazioni dei autocarri, impianti dindustria e zone
residenziali.
Forse le più importanti parti del rapporto di ElBaradei
furono quelle che risposero alle asserzioni deli Stati Uniti e
Gran Bretagna, divulgate con grande clamore dalla stampa che gli
iracheni stanno partecipando ad iniziative illegali per continuare
il loro programma di armi nucleari.
Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno dichiarato, senza
produrre prove, con gran fanfara alla fine del 2002 che lIrak
tentò dimportare tubi di allumino con lo scopo di
produrre centrifughe richieste per la produzione segreta di armi
nucleariquesta dichiarazione dei governi inglesi ed americani
proclamata di essere una questione di primaria preoccupazione
lo scorso dicembre. Le smentite dellIrak di queste asserzioni
furono ignorate dai governi americani ed inglesi.
ElBaradei riferì che la questione dei tubi di alluminio
fu indaga accuratamente dallIAEA. La sua conclusione: Investigazioni
profondite e analisi documentate non hanno trovato alcuna evidenza
che lIrak intenda usare questi 81mm tubi per progetti di
armi nucleari ma solotanto per progetti di ingegneria inversa
di razzi (che Irak aveva già spiegato precedentemente).
. .
Basato sullevidenza disponibile, la squadra dellIAEA
concluse che i tentativi dellIrak dimportare questi
tubi dalluminio non sono probabili di avere collegamenti
con la fabbricazione di centrifughe e, per di più, che
è molto improbabile che lIrak avrebbe ottenuto un
notevole riprogetto neccessario per usarlo in un rianimato programma
di centrifughe.
Ancora più devastante alla compagna di propaganda angloamericana
fu lo smascheramento rivelata da ElBaradei dellasserzione
che lIrak tentò di acquisire uranio dalla Nigeria.
Nel dicembre del 2002, i servizi segreti inglesi sostenevano di
avere scoperto documenti che indicavano un tentativo degli ufficiali
iracheni di negoziare lacquisto di uranio durante una visita
in Nigeria il febbraio del 1999. In un bollettino dinformazione
datato 19 dicembre 2002, il Dipartimento di Stato Americano esigette
di conoscere il perché la sottomissione di 12000 pagine
dellIrak allONU ignori i tentativi di ottenere
uranio dalla Nigeria. Il bollettino chiese perché
il regime iracheno nasconde il loro ottenimento di uranio?
ElBaradei riportò al Consiglio di Sicurezza:
Per quanto riguarda LAquiito dellUranio,
la IAEA ha fatto progresso nella sua investigazione ai rapporti
che lIrak cercò di acquisire uranio dalla Nigeria
negli ultimi anni. Linvestigazione fu concentrata sui documenti
forniti da un certo numero di stati che indicano un accordo tra
Nigeria e Irak per la vendita di uranio tra il 1999 e 2001.
La IAEA discusse questi rapporti con i governi dellIrak
e Nigeria, dove entrambi hanno negato che ci furono luogo tale
attività. Da parte sua, lIrak ha procurato allIAEA
una spiegazione dettagliata delle sue relazioni con la Nigeria,
ed ha descritto una visita da unufficiale iracheno ad un
certo numero di nazioni africane, inclusa la Nigeria, il febbraio
1999, che lIrak pensò abbia dato origine a questi
rapporti. La IAEA fu capace di esaminare la corrispondenza proveniente
da alcuni dipartimenti del governo di Nigeria, e paragonando lo
stile, il formato, i contenuti e le firme della corrispondenza
con idocumenti legati allottenimento delluranio.
Basato su una analisi approfondità, la IAEA conclude,
con laccordo di altri esperti, che questi documentiche
hanno costituito la base per i rapporti di recenti transazioni
di uranio tra Irak e Nigeriainfatti non sono autentici.
Quindi noi concludiamo che queste asserzioni specifiche sono infondate.
Se ci possiamo permettere di esporre le conclusioni senza un
linguaggio formale, il governo di Blair ha usato a Londra documenti
forgiati dai servizi segreti per inventare unargomento a
favore della guerra.
Questi furono alacremente colti al volo dallamministrazione
di Bush, che con ogni probabilità sapeva che i documenti
erano falsi, per lo stesso scopo. Determinate le consequenze intenzionali
di questa falsificazionelinvasione dellIrak
e la morte e ferite di centinaia di migliaia di persone irachenequelli
che hanno pianificato, realizzato, e fatto uso di questa provocazione
sono criminali nel più profondo ed essenziale senso del
termine.
Nella sua conclusione, ElBaradei ricapitolò i risultati
del lavoro dellIAEA in Irak: Dopo tre mesi di ispezioni
indiscreti, non abbiamo trovato alcuna evidenza o indicazione
plausibile della ripresa di un programma di armi nucleari in Irak.
I rapporti e conclusioni collettivi di Blix e ElBaradei comprendono
una sconvolgente confutazione delle dichiarazioni fatte dal presidente
americano la sera prima. Per essere franco, se le loro intenzioni
fossero soltanto per respondere a Bush, loro hanno fornito molto
più di quello che era necessario per compiere tale compito
limitato.
Dover ascoltare Bush divagando senza meta su tante assurdità,
esige non solo la sospensione di ogni giudizio, ma che si sospenda
anche tutte le attività cognitive. Accerchiando Irak con
300000 soldati, Bush dichiarò per esempio, che: Noi
cambieremo il regime dellIrak per il bene del popolo iracheno.
Lintera conferenza stampa abbondò di tali contraddizioni
stupide e sconsiderate.
Anche quelle persone che come noi, grazie alla responsabilità
professionale, sono obbligati ad ascoltare e leggere quello che
il presidente dice, non può evitare nel sentirsi in qualche
modo degradati da questa esperienza. Nonstante i proverbiali sei
gradi di separazione, non si può fare a meno di vergognarsi
da questo spettacolo di ignoranza, cinismo e sadismo che viene
trasmessa in televisione dalla Casa Bianca. Dopo tutto, una volta
Abraham Lincoln abitò in quelledificio.